Notizie in pillole

 

 

*Il Molise visto dal satellite dell’ESA, agenzia spaziale europea. Com’è noto, il Molise è una regione dell'Italia meridionale il cui  capoluogo è Campobasso. Confina con l'Abruzzo a nord, il Lazio ad ovest, la Campania a sud ovest, la Puglia a sud est ed è bagnata per un breve tratto dal Mar Adriatico ad est.

 

 

*Il modello di Exomars,  il modulo dell’ESA per la missione su Marte prevista per il 2016, viene sottoposto ad una serie di test di shocking per simulare le vibrazioni che l’apparecchio dovrà sopportare al momento del lancio e a quello dell’atterraggio. La missione di Exomars, che si concluderà nel 2018, è promossa dall’ESA in partnership con l’Agenzia spaziale sovietica.

 

 

*Uno dei cannocchiali di Galileo Galilei, finemente decorato con incisioni in oro, fedele riproduzione dell'originale conservato al Museo della Scienza di Firenze, sarà esposto all’Accademia dei Lincei dal 15 al 30 aprile. E’ lungo 1,5 metri e consente 10 ingrandimenti.

L’esposizione fa parte delle celebrazioni per il IV centenario della pubblicazione Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari”  di Galileo Galilei, avvenuta nel 1613 a cura dell’Accademia dei Lincei, fondata dieci anni prima da Federico Cesi. Accanto al cannocchiale saranno osservabili anche la prima copia a stampa della pubblicazione e  manoscritti originali di Galileo sullo studio delle macchie solari.

L’esposizione, che ripercorre a grandi linee la straordinaria avventura intellettuale ed umana dello scienziato toscano, affianca una giornata di studi galileiana dedicata alla pubblicazione “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari” che è la prima opera a stampa con la quale l’Accademia dei lincei, ha iniziato quattro secoli or sono l'opera di diffusione delle conoscenze scientifiche che tuttora la contraddistingue.

Durante questa giornata galileiana, oltre ad essere celebrate le prime osservazioni delle macchie solari fatte da Galileo nel luglio 1610, che rappresentano l’inizio degli studi sul Sole, saranno presentati, da scienziati di rilevanza internazionale, i più importanti  progressi attuali nel campo della fisica del sole e dello studio del ruolo che la nostra stella ha nel determinare le condizioni fisiche dell'ambiente spaziale e terrestre. Saranno anche presentati i maggiori progetti tecnologici che riguardano lo studio del sole dallo spazio, come ad esempio la missione Solar Orbiter ed i progetti dell'Agenzia Spaziale Italiana, e dalla terra, come il futuro telescopio solare europeo EST, alla cui progettazione partecipa la comunità eliofisica italiana.

 

 

*I cosiddetti OLED - Organic Light Emitting Diode sono dei dispositivi luminosi di nuova generazione, che garantiscono  minori  consumi di energia, elevate prestazioni e una durata più lunga. Questi dispositivi possono essere utilizzati negli interni degli autoveicoli e il tutti i settori dell’illuminazione.

Diodi led di vari colori

Le ricerche condotte dall’ENEA nel settore delle nuove sorgenti luminose con il finanziamento del progetto europeo LAMP, coordinato dall’ENEA, hanno permesso di ottenere innovative applicazioni di questi dispositivi, che sono stati presentati oggi all’ENEA nel corso di un convegno. Si tratta di attività di ricerca nel campo delle nanotecnologie che vengono condotte nei laboratori dei suoi Centri di Ricerca di Brindisi, Portici, Casaccia (Roma) e Faenza. In particolare è stato illustrato il  brevetto ENEA per ottenere la luce attraverso il trattamento laser di un polimero nanocomposito.
Gli OLED, insieme agli OLET - “Organic Light Emitting Transistor”,  fanno parte di un nuovo concetto di illuminazione, detta a stato solido, che in futuro sostituirà gli odierni sistemi di illuminazione e che favorirà l’innovazione e la crescita delle industrie italiane interessate. Al progetto LAMP partecipano cinque gruppi di ricerca e due industrie di 5 nazioni europee: Italia, Regno Unito, Lituania, Austria, Germania.

 

 

 

*Da metà aprile, aprile gli amanti del Vesuvio avranno un motivo in più per visitare il Museo dell’Osservatorio Vesuviano: una nuova sala espositiva che ospiterà una ricca collezione di minerali e altri reperti vesuviani, costituita da oltre 440 oggetti.

I minerali esposti rappresentano 130 specie delle attuali 230 conosciute al Somma-Vesuvio; dalla tenorite, tipico minerale fumarolico, alla leucite, ricca di potassio e che si forma nel magma in via di raffreddamento, alla vesuvianite, che dal nostro vulcano prende il proprio nome, ed è talvolta utilizzata come gemma.

Phillipsite

 

 

Acquisita dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per donazione nel 2012, la raccolta è intitolata al generoso benefattore: Mariano Carati, studioso e collezionista napoletano che fin da ragazzo ha coltivato la passione per i minerali vesuviani, esplorando instancabilmente cave e valloni del vulcano. Nel corso delle sue ricerche Carati ha anche scoperto due nuovi minerali, la fluoro-potassicrichterite e la caratiite (ora piypite).

Della raccolta fanno parte anche campioni storici acquisiti da preesistenti collezioni, come quella di Antonio Parascandola, docente di Mineralogia e Geologia Agraria dell’Università di Napoli e Roberto Palumbo, noto collezionista romano.

La collezione “Mariano Carati” è esposta in teche progettate per rispondere alle esigenze didattico-scientifico del museo, visitato prevalentemente da studenti delle scuole medie e superiori.

Il Galileo