Beni Culturali

Il Napoleone del Canova

torna protagonista a Brera

 

di Luisella Bricchi

 

Dopo un anno di restauri è stato dato, nel settembre 2014, il via ufficiale al ritorno alla ribalta della statua bronzea di Napoleone, che può così nuovamente accogliere i visitatori della Pinacoteca di Brera, gli studenti dell'Accademia e tutti coloro che semplicemente entrano nella corte per ammirare la bellezza del luogo (A sinistra: la statua prima del restauro).

Napoleone in veste di Marte pacificatore ha riconquistato il ruolo di primo attore nel chiostro della Pinacoteca di Brera di Milano. Oltrepassando il portale del Piermarini - che teatralmente funge da sipario - ed entrando nel cortile barocco del palazzo di Brera, la figura dell'Imperatore francese si presenta rinnovata  con tutta la sua verve e bellezza secolare. Proprio l’azione secolare degli agenti atmosferici e l'inquinamento hanno rischiato di compromettere per sempre il fascino della statua. Da tempo erano evidenti alterazioni chimico-fisiche sulla superficie del bronzo, con marcate e vistose corrosioni verdastre. Si erano verificati anche danni statici con distacchi di frammenti.

Il restauro è stato reso possiblle grazie al generoso contributo di Bank of America Merrill Lynch che con l'Art Conservation Project fornisce sostegno a istituzioni no profit per la conservazione di opere particolarmente significative per il patrimonio culturale e la storia dell'arte. Il Napoleone di Brera è una delle 24 opere d'arte internazionali che sono state selezionate per l'assegnazione dei fondi nel 2013.

La Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici di Milano e l’Associazione Amici di Brera  hanno promosso  il progetto di restauro che è stato attuato con la doppia regia del restauratore Mario Colella e del dott. Daniele Pescarmona. Con la loro competenza  e con un gruppo di tecnici  altamente qualificati, ha preso forma un iter delicato  ed entusiasmante.

Seguendo criteri moderni,  gli interventi sono stati  eseguiti interamente sul posto, in modo visibile e controllabile, all'interno di strutture trasparenti  situate nello  spazio centrale del cortile e  inglobanti la statua e il  piedistallo.

Durante l'anno di realizzazione dei lavori, si è creata una sorta di vetrina "Aperto per restauri" dove il pubblico poteva assistere alle varie fasi del recupero  (scansione in 3D per stabilire baricentro della statua e distribuzione del peso sul basamento, campionatura e analisi della superficie bronzea, pulitura con laser Eos 100Lqs, sollevamento e adagiamento in posizione orizzontale della statua e successivo restauro del basamento).

Il sollevamento della statua e la sua collocazione in posizione orizzontale accanto al basamento, ha comportato difficoltà inaspettate per tecnici ed ingegneri, poichè il suo peso (3.180 kg) risultava maggiore del previsto a causa della terra di fusione ancora presente internamente.

La storia del bronzo del Canova è interessante fin dalle sue origine. Fallito il primo tentativo di fusione, la statua è il risultato di una seconda fusione, eseguita dai fonditori romani Francesco e Luigi Righetti sulla base del modello già utilizzato per la sua versione marmorea, inviata a Parigi nel 1811 dallo scultore. Purtroppo per i ritardi dovuti a questo inconveniente, la statua di Napoleone in veste di Marte Pacificatore non fu pronta per lo svelamento in occasione dell'inaugurazione nel 1809 della Real Galleria di Brera ( l’attuale  Pinacoteca ). Successivamente la buona sorte non fu a favore né di Napoleone né della sua statua. A causa della caduta dell'Imperatore il bronzo venne abbandonato nel palazzo di Brera fino al 1859, quando venne eretto proprio dove è ancora oggi.

Nelle foto in alto, le varie fasi del restauro. Qui sopra, un dettaglio a restauro ultimato

Ora, riportato all’antico splendore, il Napoleone del Canova si erge orgogliosamente a dare il benvenuto ai milanesi, agli italiani e ai visitatori stranieri che per Expo 2015 scopriranno l'Italia e Milano con la sua bellezza.

Il Napoleone a nuova vita restituito

 

Il Galileo