Anno 2014: il più caldo dal 1880

In 134 anni la temperatura della terra è aumentata di 0,8°

 

 

di Bartolomeo Buscema

 

 

 

E’ quanto scaturisce da due analisi indipendenti, condotte separatamente dagli scienziati della Nasa e della Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration).

Le analisi rivelano anche che le dieci annate più calde mai registrate finora sono tutte avvenute dopo il duemila.

L’anno appena concluso, secondo i climatologi, è stato il più caldo dal 1880, data in cui sono cominciati i rilevamenti attendibili di temperatura e umidità. Da allora la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0,8 gradi  centigradi, quasi esclusivamente a causa delle crescenti emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera.

Secondo John Grunsfeld, direttore dello Science Mission Directorate della Nasa, il fatto che l’anno appena passato  sia stato  così caldo ci deve spingere a studiare sempre più il clima della nostra Terra che, come noto, ha una sua componente caotica, e a quantificare, in modo più attendibile possibile, il ruolo dell’attività umana che sembra essere la maggiore responsabile.

“Il 2014”, spiega Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute of Space Studies  della Nasa, “è l’ultimo anno di una lunga serie di anni caldi che potrebbero anche essere attribuiti alle variabili periodiche dell’andamento del clima globale; ma se si guarda agli andamenti nel lungo termine, che abbracciano più decenni, appare sempre più chiaro il ruolo delle continue emissioni di gas serra legate all’attività antropica.

Due tesi  convergenti che indicano l’uomo quale causa determinante per il riscaldamento terrestre. Due  tesi  corroborate   da un recente studio  ,apparso sulla rivista  scientifica  internazionale “ Anthropocene Review” ,nel quale  attraverso  24 indicatori si caratterizza ,per un periodo che  va dalla rivoluzione industriale del 1750 a oggi, il ruolo dell’attività umana  .

In particolare, nello studio sono riportate e quantificate le modificazioni climatiche causate dai gas serra emessi nell’atmosfera che influenzano anche il delicato equilibrio degli oceani, i quali, è bene ricordarlo, giocano un ruolo fondamentale per il clima globale del nostro Pianeta. Infatti, l’eccessivo assorbimento da parte degli oceani dell’anidride carbonica, che determina la cosiddetta acidificazione degli oceani, colpisce anche il fitoplancton che gioca un ruolo fondamentale nella catena alimentare dei pesci e nella produzione di ossigeno. 

 Non trascurando, evidentemente, anche gli effetti nefasti della deforestazione, che ancora attanaglia molte nazioni in via di sviluppo, e il continuo insulto perpetrato all’affascinante biodiversità della Terra.

Il Galileo