Un frontale nello spazio

e nacque la luna*

 

 

 

di Irene Prunai

 

 

“E Theia ad Elios grande die’ vita, e a Selene lucente, ed all’Aurora, che brilla per quelli che stan sulla terra, e pei Beati, ch’an vita perenne, signori del cielo, poscia che ad Iperione, domata in amore soggiacque” (Esiodo, Teogonia)

 

Secondo i ricercatori dell’Università della California, Los Angeles (UCLA) la Luna si sarebbe formata dopo un forte impatto tra la Terra primordiale e un pianeta in formazione di massa simile a quella di Marte e noto a tutti con il nome di Theia che nella mitologia greca è la madre di Selene, la dea della Luna. L’impatto potrebbe risalire a circa 100 milioni di anni dopo la nascita della Terra stessa. L’ipotesi in realtà non è poi così recente ed è stata elaborata negli anni settanta. Ma stando alla teoria iniziale si pensava che lo scontro, ad altissima velocità, fosse avvenuto con un angolo di 45 gradi. Quindi un colpo laterale rispetto alla traiettoria della Terra tanto da parlare di “sbucciamento” del nostro pianeta. Il 29 gennaio, sulla rivista Science, viene pubblicato un articolo che invece rafforza l’ipotesi dell’incidente frontale tra i due pianeti.

In sostanza secondo il professor Young, coordinatore dello studio, i due corpi si sarebbero scontrati frontalmente perché stavano percorrendo quasi la stessa traiettoria.

A sostegno dell’ipotesi Young porta i risultati delle analisi di sette rocce prese sulla Luna dalle missioni Apollo 12, 15 e 17, confrontate con dei campioni di rocce basaltiche di eruzioni avvenute alle Hawaii, dove il magma è molto più antico perché arriva dal mantello profondo.

La soluzione del problema sta nell’ossigeno presente nelle rocce. Più del 99% dell’ossigeno presente sulla Terra è costituito da isotopi O16, ovvero atomi di ossigeno con 8 protoni e 8 neutroni. Ovviamente ci sono anche altri isotopi dell’ossigeno (O17 e O18), ma in piccolissime quantità. Il rapporto esistente tra O16 e O17 è una caratteristica propria di ogni singolo pianeta e oggetto a noi vicino. Una sorta di impronta digitale che varia da pianeta a pianeta. Quel che afferma Young è che le impronte digitali della Terra e quelle della Luna sono quasi identiche.

E questo spiegherebbe la dinamica dell’impatto? Non vi sembrerà possibile, ma è proprio così. Infatti se Theia avesse solo “sbucciato” la Terra primordiale, il rapporto tra gli isotopi sarebbe stato diverso perché la Luna si sarebbe formata con gran parte del materiale espulso da Theia nell’impatto. Ma se lo scontro è stato frontale, le due masse si sono probabilmente di sono mescolate fra di loro e la Luna sarebbe nata dai frammenti di entrambi.

* Sotto il titolo.un picolo asterodide (Foto ESA)

Il  Galileo