L’Italia seconda al mondo per l’efficienza energetica

 

di Bartolomeo Buscema

 

 

In testa alla classifica dei Paesi con la maggiore efficienza energetica c’è la Germania. L’Italia e il Giappone sono al secondo posto. Questi i dati salienti contenuti nel rapporto 2016 redatto congiuntamente  dell’International Energy Efficiency Scorecard  e  dell' American Council for an Energy-Efficient economy ,  due organizzazioni no -profit americane.

In particolare, il documento sintetizza le politiche per l’incremento dell'efficienza di ventitré Paesi che assieme pesano per il 75% dei consumi energetici mondiali e per l'80% del Prodotto interno lordo.

La classifica, basata su trentacinque indicatori suddivisi in quattro categorie (edilizia, industria, trasporti e sforzi complessivi nazionali per l'efficienza), assegna alla Germania, con 73,5 punti su 100, il primo posto.

Italia e Giappone ex equo con 68,5. Seguono Francia con 67,5, Regno Unito con 65 e Cina con 64. Guadagnano posizioni gli Stati Uniti che salgono dal tredicesimo all’ottavo posto, a pari merito con la Corea del Sud, con un punteggio di 61,5.

Per quanto attiene i vari addendi del punteggio totale, la nostra Penisola ottiene 19,5 nell'industria, 17 nell'edilizia e 16 sia nei trasporti sia nei cosiddetti “ sforzi nazionali” che concernono l’insieme di leggi e provvedimenti per la riduzione dei consumi energetici. Con riferimento a quest’ultimo punteggio, bisogna rilevare che l’Italia è al primo posto, con sedici punti insieme al Giappone e all’India, per quanto riguarda l'efficienza energetica nella mobilità. E lo sarà ancora di più grazie alla partecipazione all’European Union’s Vehicle Standards Program che mira a raggiungere per le autovetture una media di consumo di 24,19 chilometri/litro per passeggero al 2025. Nel nostro Paese la media è di 16,16 chilometri/litro per passeggero. Bene ha fatto l’Italia anche nel comparto dell’efficienza energetica nel settore industriale, grazie anche ai titoli negoziabili di efficienza energetica. Buoni anche i risultati per la cogenerazione contemporanea di elettricità e calore che vede la nostra Nazione tra i Paesi con le maggiori quote di potenza installata d’impianti cogenerativi. L’Italia, si evidenzia nel rapporto, potrebbe fare di più specialmente nel campo della programmazione energetica, di medio e lungo periodo, che per fortuna ha già un quadro di riferimento e precisi obiettivi contenuti nella direttiva europea 2012/27 / UE. Si tratta, ora, solo di rimboccarsi le maniche.

Il Galileo