La sfida dell’ENEA

contro lo spreco alimentare

 

di Bartolomeo Buscema

 

Il decalogo contro gli spreschi alimentari (se l'immagine non fosse leggibile azionare lo zoom: ctrl+)

 I dati FAO parlano chiaro: ogni anno più di un terzo della produzione mondiale di cibo si perde o si spreca lungo la filiera produttiva. In Europa, in media, si sprecano 180 kg di cibo pro-capite l’anno. Secondo i dati ENEA, nel nostro Paese vengono gettati nel cassonetto annualmente circa 5,5 milioni di tonnellate di cibo; in pratica 42 kg di cibo a persona sotto forma di avanzi non riutilizzati e alimenti scaduti o andati a male, con un valore economico che si aggira intorno ai 13 miliardi di euro l’anno. Uno spreco inutile che potremmo utilizzare per produrre 41 milioni di metri cubi di biometano, l’equivalente dell’energia necessaria per riscaldare 46mila appartamenti, con un risparmio di circa 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Se si potesse intercettare il cibo scartato annualmente prima del tuffo nel cassonetto, nel Bel Paese si potrebbero sfamare quasi 44 milioni e mezzo di persone. Uno spreco alimentare sconcertante che al contempo è anche un giacimento di risorse utili. Ma come fare per utilizzare al meglio tale preziosa fonte? Ecco dieci buone pratiche redatte dall’Enea e riunite in un solo foglio: una sorta di viatico d’immediata lettura da portare sempre con se stessi o da appiccicare sul frigo della cucina. Ma l’ENEA non esaurisce il suo compito istituzionale solo nell’informazione; l’Ente energetico ha anche sviluppato competenze per messa a punto d’impianti di gestione sostenibile dei rifiuti. Ne citiamo uno che si trova, presso il Centro Ricerche Casaccia (Roma).Si tratta di un compostatore di comunità per trattare i rifiuti della mensa. Grazie a questa tecnologia innovativa di compostaggio ideale per trattare rifiuti di piccoli contesti collettivi come condomini, mense, hotel, si ricava un ammendante per l’agricoltura e la florovivaistica. Trasformando così lo scarto di un settore, in materia prima per un altro, come dire da rifiuto a risorsa. E’ quanto mai necessario che noi tutti cambiamo radicalmente la concezione di scarto e  di rifiuto. E qui ci aiuterà sempre più la ricerca grazie alla quale scopriamo ogni giorno il valore nascosto di molti scarti e rifiuti che, è bene ricordarlo, se non trattati opportunamente, sono solo costi, molto spesso non trascurabili.

Il Galileo