Il decalogo sulla salute nelle città

 

di Bartolomeo Buscema

 

Il crescente fenomeno mondiale dell’urbanizzazione degli ultimi anni che ha anche interessato il nostro Paese, dove  il 70% della popolazione vive nelle città, e la sempre più scadente qualità della vita nelle aree urbane città ha spinto l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) a redigere un documento, che ha per titolo “La salute nelle città: bene comune”. Una sorta di manifesto nel quale si cerca di rispondere alle nuove esigenze legate alla salute dei cittadini che sempre più è minacciata da un elevato tasso d’inquinamento ambientale che pone seri problemi di cronicizzazione delle malattie che, per essere espliciti, sono un costo sociale sempre più rilevante. Il documento , realizzato da Health City Institute con il patrocinio di ANCI, Federsanità, Istituto superiore di sanità e Cities changing diabetes, che sarà proposto al Parlamento Europeo costituisce una sorta di vademecum in dieci punti che le Amministrazioni comunali , anche in veste di autorità sanitarie, dovrebbero attuare data l’importanza della salute come bene collettivo.  Partendo da dieci assunti di base, tra cui un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini e l’incoraggiamento di stili di vita sani, ogni punto del decalogo tratteggia le azioni necessarie che le Amministrazioni devono attuare ,anche con formule di partenariati pubblico-privato, per la salute dei propri cittadini in uno scenario più ampio di sostenibilità ambientale.

Ecco in sintesi i punti del manifesto.

1. Ogni cittadino ha diritto a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano, per cui la salute dei cittadini deve il fulcro di tutte le politiche urbane

2. Assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando il grado di autoconsapevolezza

3. Inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano

4. Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie

5. Promuovere una cultura alimentare appropriata attraverso programmi dietetici mirati, prevenendo l'obesità

6. Ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l'invecchiamento attivo

7. Sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare

8. Creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili

9. Considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano

10. Studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti.

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