Studi scientifici indicano connessioni tra cambiamento climatico e malattie emergenti

 

I rischi per la nostra salute legati all’emergenza climatica

 

di Bartolomeo Buscema

 

Tutti i più importanti indicatori dei principali componenti del sistema climatico (atmosfera, oceani, aree ricoperte perennemente di ghiaccio) stanno cambiando a una velocità mai osservata negli ultimi secoli. Un cambiamento che non lascia presagire niente di buono. E ciò sia per l’ecosistema sia per noi tutti che ne costituiamo una parte fondamentale. Che ci sia un legame tra la nostra salute e quella del pianeta che ci ospita è quanto cercheremo di tratteggiare nel seguito.

 

Distribuzione della temperatura sulla superficie terrestre. In rosso le aree a temperatura più elevata, in blu le aree a temperatura meno elevata

Oggi, la nostra Terra sta subendo gli effetti deleteri di un modello di sviluppo che poggia sullo sfruttamento sconsiderato dei combustibili fossili e quindi anche di un eccessivo rilascio di anidride carbonica in atmosfera che, come noto, produce effetti nefasti se la sua concentrazione supera un valore limite di soglia. Il meccanismo è noto: più aumenta il tasso di anidride carbonica in atmosfera, più la radiazione solare incidente sulla Terra rimane “intrappolata” con conseguente aumento della temperatura media globale. Incremento di temperatura che già oggi mostra fenomeni meteoclimatici distruttivi, quali uragani, tornado, cicloni, oggi più che mai sempre più virulenti. Mentre scriviamo l'uragano Ida, il secondo uragano più intenso a colpire lo stato americano della Louisiana, sta causando danni ingenti lasciando senza energia elettrica un milione di residenti, oltre ad aver scaricato ingenti quantitativi di pioggia che stanno provocando gravi inondazioni in tutta la Louisiana orientale. Ecco perché è di importanza cruciale limitare il riscaldamento globale a +1,5 gradi centigradi rispetto all'era preindustriale, obiettivo principale dell'Accordo di Parigi; dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030; puntare a un bilancio netto di emissioni di anidride carbonica vicino allo zero. Tre obiettivi che richiedono decise azioni di contrasto per ridurre drasticamente la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’ecosfera che, è bene ricordarlo, permane in atmosfera per centinaia di anni.

La Terra e la sua atmosfera vista dall'Apollo 17

 

Il Galileo