130 anni e non li dimostra

Il compleanno dell’Associazione lombarda dei giornalisti

 

Il logo dell’ ALG

 

130 anni fa, sabato 16 agosto 1890, nasceva ufficialmente l’Associazione Lombarda dei Giornalisti.

Per la prima volta, quel giorno, vennero iscritti nel “Libro verde” 100 nominativi di giornalisti che operavano nei quotidiani e nelle riviste lombarde. Era l’atto ufficiale che sanciva la nascita della compagine del sindacato lombardo dei giornalisti: il secondo sindacato di categoria, preceduto tredici anni prima (1877) a Roma dalla Associazione della Stampa periodica italiana.

L’idea di dare vita ad un’Associazione tra giornalisti a Milano stava maturando da tempo. E così a luglio, sette “benemeriti” (Desiderio Archinti, Achille Bersellini, Giuseppe Bolognesi, Giuseppe Gandolfi, Osvaldo Gnocchi-Viani, Antonio Gramola ed Emanuele Pugliesi) individuati tra un nucleo iniziali di colleghi che stavano ragionando su questa possibilità e incaricati di definire uno schema di Statuto per l’Associazione, con una semplice circolare invitarono i giornalisti lombardi ad una riunione per lunedì 14 luglio.

Fu quella l’occasione per gettare le basi formali per la costituzione dell’Associazione. Una riunione in cui a una sessantina di colleghi venne presentato – e quindi approvato dopo una serie di incontri culminata con l’Assemblea degli “adesionisti” il 23-24 luglio – un progetto di statuto predisposto dagli avvocati Raspi e Valdata. Statuto affiancato dall’indicazione di un elenco di 100 giornalisti che vennero riconosciuti quali soci fondatori.

Il giorno dopo Ferragosto, invece, l’ufficialità. L’Associazione vide la luce con l’iscrizione dei nomi dei soci nel “Libro verde”. “Nessuna allusione a quel colore -scriveranno le cronache più di trent’anni dopo -. È un librone legato in fustagno verde, nel quale si leggono nomi di persone che in quel periodo onoravano la classe, e di altre che divennero poi, del giornalismo, delle lettere e della politica, lustro e vanto”.

Il ritaglio del Corriere della sera con la notizia dell’elezione del primo direttivo

 

Ma in quel 16 agosto, venne eletto anche il primo Consiglio direttivo: furono 73 i soci che (scrive il Corriere della Sera del 18-19 agosto 1890) “fecero pervenire la scheda di votazione, 3 schede furono annullate”. Eletti risultarono: Giuseppe Bolognesi, redattore della Lombardia; Achille Bersellini, redattore del Sole; Giuseppe Gandolfi, direttore del Villaggio; Eugenio Zorzi, redattore dell’Italia del Popolo; l’avvocato Desiderio Archinti, redattore del Secolo; Francesco Pozza, direttore del Guerin Meschino; Luigi Bignami, redattore del Corriere della Sera; Dario Papa, direttore dell’Italia del Popolo; l’avvocato Carlo Romussi, redattore-capo del Secolo.

All’elezione del Direttivo si affiancò anche quella del Collegio dei Probiviri. Risultarono eletti il conte Emilio Turati, direttore del Corse-scherma; Osvaldo Gnocchi-Viani, redattore del Sole; Alfredo Comandini, direttore della Lombardia; Ernesto Teodoro Moneta, direttore del Secolo e futuro (nel 1907 Premio Nobel per la Pace); Emanuele Pugliesi, direttore del Commercio.

Il primo direttivo dell’Associazione Lombarda si insediò l’11 ottobre 1890.

La prima sede della Lombarda fu a Milano, al civico 11 di via Santa Redegonda.

Ogni giornalista iscritto all’Associazione era tenuto a pagare una quota di 3 lire al mese.

Il Galileo