La Specola Vaticana dal passato al
futuro
In Italia e in Arizona
di Giuditta Bricchi
La Specola Vaticana, Osservatorio astronomico tra i più antichi del mondo, con
sede a Castel Gandolfo sui Colli Albani, è un istituto di ricerca scientifica,
che fa capo al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
La sua gestione è affidata alla Compagnia di Gesù. L’attuale Direttore è
padre Guy Joseph Consolmagno. Le origini della Specola Vaticana vengono fatte
risalire alla costruzione della Torre Gregoriana (1578) voluta da papa Gregorio
XIII, per permettere gli studi astronomici necessari per elaborare la riforma
del Calendario (1582). Da allora la Santa Sede ha sempre dato il proprio
appoggio alla ricerca astronomica. Il continuo progredire delle conoscenze
tecniche e scientifiche e il
problema dell’inquinamento luminoso hanno determinato molti cambiamenti nella
storia dell’Osservatorio. Recentemente i giornalisti
dell’Unione Giornalisti Scientifici (UGIS) hanno
visitato l’Osservatorio con la guida del
Vice Direttore padre Paul Muller
e del Cosmologo padre Gabriele Gionti. (http://www.vaticanstate.va/content/vaticanstate/it/altre-istituzioni/specola-vaticana.html
)
Da Roma a Castel Gandolfo
Le prime osservazioni telescopiche sistematiche vennero fatte dopo
la fondazione dell'Osservatorio Pontificio del Collegio Romano
dei Gesuiti (1774), voluta da papa Clemente XIV. Fu sulla base di questa
lunga e ricca tradizione che Leone XIII fondò (1891) ufficialmente la Specola
Vaticana sul colle Vaticano, dietro
la Basilica di San Pietro. Tra le prime grandi imprese scientifiche della
Specola, va ricordata la collaborazione nel progetto internazionale della Carte
du Ciel, il primo atlante fotografico delle stelle. La Specola collaborò con
altri 21 Osservatori di tutto il mondo per portare a termine la mappatura del
cielo. Alla fine degli anni venti, la crescente illuminazione della città di
Roma rese sempre più difficile l'osservazione del cielo. Una nuova sede per la
Specola venne individuata nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo. Lo spazio
divenne operativo nel 1935. La nuova struttura fu dotata dei mezzi più potenti,
con una cupola girevole di 8,5 metri per il nuovo rifrattore visuale, e un'altra
cupola di 8 metri per ospitare un moderno doppio astrografo, dotato di uno
spettrografo per la ricerca astrofisica. Vennero inoltre installati laboratori
di spettroscopia per lo studio dei numerosi meteoriti collezionati dalla
Specola, e un'ampia biblioteca. Nel 1965 fu installato un Centro di Calcolo per
ospitare i computer necessari alle sempre più avanzate ricerche astrofisiche. (http://www.vaticanobservatory.va/content/specolavaticana/en.html)
Da Castel Gandolfo a Tucson (Arizona)
Dopo
la metà del secolo scorso lo stesso problema che aveva costretto la Specola a
trasferirsi da Roma a Castel Gandolfo si ripresentò a causa dell'aumento
dell'illuminazione artificiale della cittadina e delle aree limitrofe. Sotto la
direzione di padre George Coyne, si avviò la ricerca di una sede per ospitare un
nuovo osservatorio. Venne scelto
Tucson, in Arizona, dove Coyne era stato direttore del Catalina Observatory e
dello Steward Observatory dell'Università dell'Arizona. Nel 1980 venne istituito
a Tucson il Vatican Observatory Research Group, che utilizzava i telescopi
presenti nell'università. Successivamente si decise di avviare il progetto di
costruzione di un vero e proprio Osservatorio del Vaticano: il Vatican Advanced
Technology Telescope (VATT), inaugurato nel 1993 e dotato di un avanzato
telescopio con diametro di 1,83 metri e di laboratori astrofisici
(https://www.vovatt.org/)
.
La ricerca avanzata con il VATT sul Monte Graham (Arizona)
Il Telescopio Vaticano a Tecnologia Avanzata (VATT) è collocato sul Monte Graham
(Arizona), il migliore sito astronomico del continente nordamericano. Il VATT è
il primo telescopio ottico-infrarosso a far parte dell'Osservatorio
Internazionale del Monte Graham (MGIO). Lo specchio primario del VATT, del
diametro di circa 2 metri, è il primo ad essere stato costruito con la nuova
tecnica del forno rotante. Gli astronomi della Specola potranno
sviluppare a Tucson, come hanno potuto fare negli anni passati a Castel
Gandolfo, programmi di ricerca a
lunga scadenza.
Attività di studio e di ricerca
La struttura di Castel Gandolfo, pur dotata di quattro telescopi ancora in parte
utilizzati, non ospita più attività di osservazione astronomica, per via
dell’inquinamento luminoso. Sono invece ancora svolte analisi sulle collezioni
di meteoriti, con la misurazione delle loro proprietà fisiche (densità,
porosità, suscettibilità magnetica, capacità termica e conduttività). Queste
indagini sono preziose per le
informazioni che possono dare sui
primordi del sistema solare. Ogni due anni la sede di Castel Gandolfo ospita la
"Vatican Observatory Summer School", aperta a studenti universitari dei corsi
avanzati e a laureati in astronomia
di tutto il mondo. La Biblioteca,
ricca di circa 22.000 volumi, possiede una preziosa collezione di libri antichi,
tra cui opere di Copernico, Galileo, Newton, Keplero, Brahe, Clavio, Secchi.
Presso il VATT di Mount Graham vengono svolte
attività di ricerca astronomiche, astrofisiche e cosmologiche. Con i suoi
due centri di Castel Gandolfo e di Tucson,
l'Osservatorio Vaticano continuerà i suoi studi che comprendono anche
modelli cosmologici, classificazione spettrale di stelle peculiari,
distribuzione di stelle ricche e povere in metalli, stelle binarie con scambi di
materia, materiale presente nelle nubi oscure in cui si formano nuove stelle,
polvere che avvolge stelle giovani. La Specola svolge i suoi programmi in
collaborazione con molti istituti astronomici di altri Paesi (Argentina,
Brasile, Canada, Cile, Finlandia, Italia, Lituania, Sud Africa e Stati Uniti )
ed è membro dell’ Unione Astronomica Internazionale (IAU) e del Centro
Internazionale per l'Astrofisica Relativistica (ICRA).